Omaggio performativo liberamente ispirato alla Primavera di Sandro Botticelli
da un'idea di Enzo Gardenghi costumi di Sonia Biacchi progetto e coreografie di Laura Boato interpreti: Michela Lorenzano, Francesca Urban, Camilla Stefani paesaggio sonoro a cura di Laura Boato e Luca Ferro musiche di Ezio Bosso foto di Luca Giabardo
La locuzione latina gratia cantantes è usata per esprimere della più alta gratitudine verso la Gioia, la Bellezza e la Vita.
GRATIA CANTANTES è una performance che ha avuto luogo presso le Gallerie degli Uffizi in Firenze. La trasposizione coreografica è partita questa volta dai Frattali, i celebri costumi che la nota artista veneziana Sonia Biacchi ha sempre soprannominato “le sue Grazie” e che sono oggi esposti nelle sale del Centro Teatrale di Ricerca di Venezia. Si tratta di tre costumi di grande pregio, rilettura contemporanea di grande originalità e rara bellezza delle tre figure mitologiche. Le versioni greche e latine delle Grazie sono molte e diverse; le accomuna un senso di profonda e luminosa positività. Secondo Esiodo esse sono Aglaia (lo Splendore), Eufrosine (la Gioia) e Talia (la Pienezza); Marsilio Ficino ci parla invece delle tre forme dell’Amore: Castitas (la Purezza), Voluptas (il Piacere) e Pulchritudo (la Bellezza). Ma è stato leggendo quanto ha scritto lo studioso Edgar Wind (1900-1971) nel suo libro Pagan Mysteries in the Renaissance, che l’idea coreografica ha preso corpo: egli infatti dedica un intero capitolo a Sandro Botticelli, dilungandosi proprio nell'analisi della celeberrima Primavera. Egli riprende la spiegazione che Seneca fa delle tre Dee nel De Beneficiis, come il triplice ritmo della generosità (l'offrire, l'accettare e il restituire), simboleggiato dall'intreccio delle mani – un’idea di gratitudine che è apertura e leggerezza, ma anche capacità di assaporare la pienezza della Vita e di aprirsi alla Gioia del movimento creativo.
Sonia Biacchi è stata costumista e produttrice, fondatrice nel 1982 e da allora direttrice del Centro Teatrale di Ricerca di Venezia. Le sue opere sono state impiegate in spettacoli di risonanza internazionale ed esposte in mostre monografiche in Italia e all’estero, in Europa e in America Latina. La creazione di una realtà poetica immaginifica e stupefacente che non utilizzi né la parola né “storie da raccontare”, ma che si origini dalle forme in movimento sulla scena è da sempre la caratteristica di tutte le sue produzioni. Gratia Cantantes è stato uno degli ultimi progetti a cui ha direttamente partecipato. Si è spenta a Venezia il 22 luglio 2019.
Una produzione: C.T.R. Centro Teatrale di Ricerca di Venezia col prezioso supporto di: INDACO - Incursioni di Danza e Arte Contemporanea