MASHUP

Moving Art and SHaring Unique Performances

Crediti

un progetto di
Laura Boato

Sinossi

 

L’unico vero viaggio verso la scoperta

non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi,

ma nell’avere nuovi occhi.

(Marcel Proust)

 

MASHUP è un progetto che prevede l’allestimento di eventi site-specific in contesti non teatrali e/o urbani, come musei, spazi espositivi dedicati alle arti figurative o visuali in genere, spazi architettonici particolari o contesti urbani, in interni ed esterni.

Lo scopo più immediato è quello di richiamare in questi contesti un pubblico più ampio, curioso e aperto al nuovo, grazie alla creatività e alla sensibilità delle arti performative contemporanee e d’innovazione.

Più in profondità, l’obiettivo è quello di provocare un piccolo corto-circuito estetico, creando le condizioni per cui il pubblico viva e si scopra gradualmente partecipe di una rilettura originale di opere e spazi, con tutta l’emozione e la forza d’impatto che essa porta con sé. Ogni creazione è infatti unica e nasce dall’intrecciarsi dell’arte performativa contemporanea (danza, teatro, musica, video/arti visuali, performance) con la realtà del luogo.

Oltre a generare un appuntamento che spinge le persone a non solo tele-guardare, ma ad avvicinarsi fisicamente all’arte, fa sì che i corpi, le voci, la musica, la luce e il respiro della performance ridisegnino gli spazi e i tempi della fruizione.

Apre così un viatico privilegiato per ri-scoprire come l’arte possa attraversare tutti i sensi, riportandoci a osservare, annusare, toccare, respirare il fare artistico, nella convinzione che un luogo nel quale si è vissuta un’esperienza emozionalmente intensa diventa un luogo della nostra memoria, entra nella sfera più prossima e personale, e da lì chiama forte, chiedendo di essere ricordato, raccontato e condiviso.

È l’amore che proviamo per i luoghi a fare la loro fortuna.

(Goran Bregovic')

 

 





Le performance

Interagendo con lo spazio e con le opere, le performance possono includere suono, movimento, testi, musica, danza, voce e proiezioni. A seconda della situazione, della struttura degli spazi, della tipologia di evento e delle condizioni generali, esse possono coinvolgere un numero variabile di interpreti (dall’assolo al gruppo nutrito, dalla composizione audio in digitale alla musica dal vivo); possono inoltre prevedere un’ampia gamma di soluzioni tecniche, dalle più semplici alle più complesse.

Si caratterizzano per lo più per un’estetica essenziale e ricercata, che sa fare della singolarità di mezzi tecnici e situazioni altrettanti punti di forza. Sono composizioni d’autore che escono dal teatro per esplorare spazi e tempi altri, portando ad un nuovo pubblico e in nuovi contesti un ricco bagaglio di esperienza e professionalità.




“Fin dall’inizio, dai primi studi e bozzetti di composizione, sono stata attratta dagli spazi ‘altri’ rispetto al teatro – gallerie d’arte, musei, locali, giardini: permettono di avvicinare le persone più disparate a questa forma d’arte straordinaria che è la danza-teatro contemporanea, assai più duttile di quanto si immagini e capace di inserirsi in contesti apparentemente alieni parlando un linguaggio sorprendentemente comprensibile; ma soprattutto offrono l’opportunità di entrare in consonanza con situazioni sempre nuove, cariche di stimoli e possibilità.

Comporre su commissione è stata una piccola rivelazione: persino i limiti si traducono in vivacissimi spunti d’ispirazione. Occorre disponibilità e capacità di ascolto, adattabilità delle proprie competenze e soprattutto curiosità per i contenuti, insieme alla capacità non solo di comprenderli a fondo ma anche di decontestualizzarli, per poterli osservare in una prospettiva originale, non scontata né superficiale – e in questo credo che la preparazione filosofica giochi un ruolo importante, insieme alla vocazione alla trasversalità dei linguaggi e all’interesse per contesti nuovi, lontani dal proprio.

Trovo sempre una bussola che orienti il mio intervento, una domanda di senso al mio lavoro: perché io qui? Che cosa, attraverso di me, può e chiede di essere espresso? Questo è in fondo, sempre, dentro e fuori dai teatri, il cuore delle mie creazioni.”

(Laura Boato)

 

 

MASHUP è già stato allestito presso:

·  Palazzo delle Prigioni / Palazzo Ducale, col sostegno di Università Ca’ Foscari – Venezia / Ambasciata d’Albania, 2004 

·       Jesolo, per l’esposizione dei Giovani Maestri Vetrai di Murano, 2005 leggi tutto

·       Villa Benzi Zecchini, Treviso, 2010

·       Brolo – Centro d’Arte e Cultura, Treviso, 2011

·       Museo Benetton, Treviso, 2016

·       Gallerie degli Uffizi / Sala del Botticelli, Firenze per CTR Venezia, 2018

·       Club KHIDI/Tbilisi (Georgia) per Nancy Allison NYC, 2019

·       Mulino Sponti, Castelfranco Veneto, per Echidna Cultura, 2019

Una produzione

INDACO - Indomite Incursioni di Danza e Arte Contemporanea