Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine.
Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato.
Erri De Luca
Concept
Durante il laboratorio verrà esplorata la forma del duetto come archetipo della relazione che sta alla base di ogni interazione teatrale:
il duetto con il pubblico
il duetto travestito da monologo
il duetto tra due protagonisti in scena
il duetto permeabile al lavoro di gruppo (o il duetto e la coralità).
Struttura del laboratorio
Ci si avventurerà alla ricerca di un dialogo in movimento quale esperienza quanto mai concreta e tangibile dell’essere (del sentirsi, dello stare) in relazione, con l’altro così come con sé e con il pubblico, in un equilibrio/disequilibrio sempre nuovo, scoprendo la profonda interdipendenza reciproca che nelle arti performative lega tutte le parti in gioco.
Esploreremo la gestualità fisica che nasce dallo scambio continuo fatto di attività (momento creativo) e ascolto (momento informativo).
Impareremo a creare spazi per l’altro, avremo modo di osservare come la creatività altrui possa informare la nostra arricchendo il nostro vocabolario espressivo.
La relazione a due diviene allora strumento per esplorare elementi basilari di una più ampia presa di coscienza della propria e altrui presenza, della creatività motoria, del senso cinetico all’interno dell’interazione di coppia e di gruppo.
Il laboratorio può tenersi all’interno, in spazi teatrali e palestre, così come all’esterno, in ambiente urbano o naturale.
Metodologia
Il percorso si svolge attraverso giochi di improvvisazione spaziale e relazionale, esplorazioni corporee individuali, di coppia e di gruppo, simulazioni e osservazioni/testimonianze dell’esperienza. Gli incontri sono strutturati non come lezioni frontali, ma come sessioni dinamiche di ricerca, sperimentazione e confronto e prediligono metodologie di apprendimento non frontali e cooperative, esperienziali e peer-to-peer.
Una particolare attenzione viene dedicata al termine degli incontri a “lasciare traccia” dell’esperienza attraverso tecniche miste: dalle sessioni di disegno ai giochi di scrittura creativa e autobiografica.
A seconda della durata del percorso e dei desideri del gruppo si può immaginare di arrivare a comporre una partitura coreografica, definita e ripetibile, che potrà essere allestita per un pubblico.
Il lavoro finale potrà essere allestito su musica dal vivo.
Conducono:
Laura Boato, coreografa e formatrice; Laura Moro, coreografa, formatrice e arteterapeuta.
Foto di: Foto di copertina di Enzo Lattanzio Foto 2 di Simone Verona Foto 3-5 di Luca Giabardo