LABORATORIO

VIRTUS

Laboratorio di teatro per ragazzi (11-14 anni)
da un'idea di Laura Boato

a cura di Laura Boato e Gloria Burbello

INDACO _ VIRTUS _ foto di L. Giabardo

Coraggio è

Quando difendo le persone più deboli affrontando i bulli
Quando riesco a difendermi, faccio valere le mie idee e i sogni per i quali lotto ogni giorno
Quando combatto contro le ingiustizie
Quando aiuto qualcuno
Quando dico a mio fratello di non essere spaventato, anche se ho paura anch’io
Quando ammetto di aver sbagliato, o di aver detto una bugia
Quando riesco a dire cosa provo veramente
Quando cado e trovo la forza per rialzarmi
Quando penso che qualcosa sia sbagliato e provo a cambiarlo
Quando rendo qualcuno felice.


(Estratto da una restituzione)

Concept

Cos’è il coraggio per noi, oggi? E in cosa confidiamo, cosa speriamo, cosa ci aspettiamo… o, forse, cosa stiamo aspettando?

Il laboratorio ruota attorno ad un lavoro di scrittura collettiva sul tema della virtù, declinato al presente: a partire da una o più di una tra le 7 Virtù Maggiori della tradizione filosofica occidentale (Coraggio, Saggezza, Giustizia, Temperanza, Fiducia, Speranza e Amore), il gruppo avrà modo di sperimentarsi nella realizzazione di un testo collettivo di stampo poetico.

Le tracce offerte danno modo di contattare temi di bellezza e valore profondo. Le parole scritte individualmente diventano testo condiviso nel quale potersi ritrovare e riconoscere e il fatto di essere in tanti a scrivere arricchisce e allarga di molto lo sguardo e i pensieri di ognuno (“Non ci avevo pensato…”). In questo modo il testo che verrà prodotto diventa una sorta di manifesto che custodisce ciò che è importante per quel gruppo.

Dal testo collettivo si parte per costruire lo spettacolo: esso diventa così esperienza corale, vissuta da tutti e con tutti, occasione di costruzione di ricordi e immagini buone, che arricchiscano la percezione dell’identità del singolo e di gruppo.

Una volta finito il laboratorio, il testo viene stampato.
Esso diventa così memoria fisica di un ricordo, di un’esperienza positiva a cui ciascuno può tornare per continuare a rigenerare desideri di benessere e progettazione personale e con gli altri.

Destinatari: ragazzi tra gli 11 e i 14 anni
Calendario, numero incontri e durata: da concordare
Spazi e materiale: consigliata palestra o auditorium. Possibilità di presa elettrica. Impianto audio a carico della Compagnia.

Previsto abbigliamento comodo: tuta e calzini antiscivolo.

Struttura del laboratorio

Nella prima parte del laboratorio l’attenzione è focalizzata sulla creazione di un buon clima di lavoro tra i partecipanti. L’obiettivo è accompagnare i partecipanti ad uscire dal giudizio, per favorire ed incoraggiare la possibilità di esporsi, fare proposte, svelarsi. Si gioca, si esplora, si scambia.
La seconda parte del lavoro è indirizzata alla produzione di materiali significativi da parte dei ragazzi attraverso i linguaggi e le tecniche di lavoro esperite durante la prima parte del laboratorio. Al lavoro fisico si affiancano dei giochi di scrittura creativa. Scrivere in supporto al lavoro fisico, e viceversa, consente di approcciarsi alla scrittura e alla parola su un piano meno intellettuale e tecnico ma più libero, creativo e personale.
L’ultima fase di laboratorio ha un obiettivo di sintesi rispetto al percorso. Il fatto di preparare una restituzione finale dell’esperienza vissuta permette di far risaltare gli aspetti più significativi del lavoro fatto. Si selezionano i materiali ritenuti più efficaci per raccontare l’esperienza ed essi vengono composti insieme in vista della presentazione finale.

Metodologia

Il laboratorio si articola in moduli che alternano pratiche di esplorazione corporea, giochi di improvvisazione e proposte di scrittura autobiografica e può concludersi, a seconda del tempo a disposizione e del desiderio dei ragazzi, in uno spettacolo o in una restituzione grafica.
Si propone un approccio di lavoro e ricerca che si discosta dal teatro di prosa classico, in cui gran parte del lavoro è dedicato alla costruzione del personaggio e dove la costruzione dello spettacolo ruota attorno alla messa in scena di un copione già scritto.
Qui la pratica si rifà ad un approccio laboratoriale di ricerca fisica e simbolica molto vicina a quella del gioco: prevale il linguaggio non verbale e gli esercizi proposti diventano pretesti per esplorare movimenti, immagini, modi di scrivere e comporre. La drammaturgia e il copione nascono da noi, dai nostri giochi e dalle esperienze che attraversiamo. Le parole emergono dal lavoro e restano, come tracce, a conservare il percorso fatto.
Gli elementi principali coinvolti sono: movimento, gioco, ritmo, coralità, parola, immaginazione, improvvisazione e scrittura. L’obiettivo ultimo dei laboratori per ragazzi non è, in ogni caso, la produzione di un “risultato”, ma l’accompagnamento del processo di maturazione e consapevolezza di sé, con la massima cura per la persona e rispetto del suo sentire.
È, ogni volta, un inedito viaggio alla riscoperta di sé e del mondo "visto dal basso", che svela, irride, ammonisce e non fa sconti, ma anche regala preziosi orizzonti di speranza.