LABORATORIO

AMBIENTIAMOCI

Percorso di conoscenza e riappropriazione del territorio
attraverso i linguaggi performativi contemporanei

a cura di Laura Boato

INDACO _ AMBIENTIAMOCI _ foto di L. Giabardo

Non smetteremo di esplorare
e alla fine di tutto il nostro andare
ritorneremo al punto di partenza
e conosceremo quel luogo
per la prima volta.

T.S. Eliot, Quattro Quartetti

Concept

Capita a chi ha la fortuna di nascere in posti meravigliosi, come sono i territori italiani, di non guardarli mai davvero. Capita di passare accanto a panorami densi di valore storico e artistico senza gettarvi mai neppure uno sguardo distratto.

Così facendo, di quanta Bellezza ci priviamo? Di quanta Gioia? E quanto della nostra Storia, cioè di noi, ignoriamo?

Ambientiamoci è un laboratorio che accompagna le persone (studenti e cittadini) ad approfondire la conoscenza dell'ambiente naturale, urbanistico, storico, culturale e artistico nel quale vivono. Il suo scopo è favorire la curiosità e l'interesse per la Bellezza dei luoghi che ci circondano.

Stimola infine i partecipanti a condividere la propria esperienza attraverso la creazione di una performance itinerante che intreccia i diversi linguaggi contemporanei della danza, della musica e del teatro e che racconti per tappe gli episodi più significativi del passato, del presente e del futuro dei luoghi... perché l'incontro non resti impressione fugace ma divenga movimento autentico di ri-conoscenza verso un paesaggio che è - inevitabilmente - parte di noi e che ha bisogno della nostra consapevolezza per continuare ad esistere e a nutrirci.

Struttura del laboratorio

Il laboratorio prevede un percorso di esplorazione dei linguaggi dell’arte performativa (con attenzione prevalente a movimento corporeo, suono e voce) nel corso del quale impareremo ad osservare fuori e ad ascoltare dentro.

Impareremo a raccogliere informazioni, come veri esploratori del mondo, attraverso giochi e tecniche di apprendimento non frontali, per arrivare a rispondere con la fantasia del nostro movimento naturale a ciò che ci circonda.

Lavoreremo sui pieni e i vuoti degli spazi architettonici osservando e andando a ri-conoscere spazi noti e meno noti attraverso prospettive orginali. Ne verrà studiata la storia, il presente e i possibili futuri e verranno contestualmente condivisi i principi di base della composizione in site-specific, cioè come si pensa, progetta e realizza un intervento performativo che si inserisce in un luogo specifico. Lavorare in site specific non significa semplicemente allestire uno spettacolo in uno spazio, ma imparare a dialogare con esso; e come in ogni dialogo, diventa perciò fondamentale imparare a osservare, ascoltare ed entrare in relazione con l’altro: in questo caso con gli ambienti urbani e naturali.



L'interazione con l'ambiente circostante fa riferimento a tutti gli aspetti: dalla struttura architettonica, agli aspetti naturali, alla storia del luogo, per metterle in relazione con i viventi che siamo: noi, qui, ora. Nel contempo, produce interesse e cura verso il luogo col quale ci si trova ad interagire, che diviene il nostro primo compagno di gioco: un luogo in cui si è danzato e creato diventa nostro per sempre. È un lavoro che, attraverso lo scambio con l’esterno, produce naturalmente consapevolezza di sé, delle proprie caratteristiche e dimensioni, potenzialità e limiti, imparando a valorizzare i nostri punti di forza e a sostenerci reciprocamente nelle rispettive fragilità. Non c’è creazione performativa senza ascolto e cooperazione tra tutti.

Il progetto si rivolge a diversi contesti e i partecipanti possono essere i più diversi: giovani e giovanissimi, così come adulti appassionati.

Il suo scopo è contribuire a creare uno spazio buono, non giudicante, in cui i partecipanti sperimentino una dimensione che valorizzi lo sviluppo della personalità.

Metodologia

Il percorso di acquisizione e di risveglio del proprio linguaggio corporeo avverrà attraverso giochi, lezioni strutturate e non, ricerca, sperimentazione e confronto prediligendo metodologie di apprendimento non frontali e cooperative, esperienziali e peer-to-peer. Una particolare attenzione verrà dedicata al termine di ogni incontro a “lasciare traccia” dell’esperienza attraverso tecniche miste: dal disegno alla verbalizzazione, alla scrittura creativa e autobiografica. Dai materiali raccolti e dalle pratiche esplorate sarà possibile partire per comporre la creazione finale destinata al pubblico. .


Conducono:

Laura Boato, coreografa indipendente e formatrice in danza urbana e site specific;
Michela Lorenzano, performer e formatrice in danza urbana e danza verticale;
Gloria Burbello, educatrice e performer in teatro fisico / teatro ragazzi;
Arianna Favaretto Cortese, performer e attrice, laureata in Storia dell'Arte.

La parte conclusiva di ogni incontro sarà supervisionata da:
Cristina Guarnieri, esperta Lua in pratiche di scrittura autobiografica e autoanalitica.

Foto di:
Foto di copertina: estratto dalla presentazione
Foto 1 di Laura Boato
Foto 2-4 di Luca Giabardo