LABORATORIO

BENVENUTI NEL MIO MONDO

Laboratorio sull'identità attraverso i linguaggi performativi contemporanei
dedicato agli studenti della scuola secondaria di 2° grado (14-19 anni)

a cura di Laura Boato

INDACO _ BENVENUTI NEL MIO MONDO _ foto di L. Giabardo



Tu tienimi
e io mi trasformerò in meraviglia.

Chandra Livia Candiani

Concept

Benvenuti nel mio mondo è un progetto che mira a rivelare e sostenere la la meraviglia contenuta in ogni ragazzo o ragazza, e nei ragazzi quando sono insieme.

Esso è destinato alle scuole secondarie di 2°grado e prevede la creazione e l'allestimento di uno spettacolo di danza e teatro itinerante nei diversi spazi dell'edificio scolastico: nei corridoi, nelle aule, nel giardino.

La scuola è dove i ragazzi passano le loro giornate, dove crescono, conoscono, incontrano, riflettono. Dove si arrabbiano e fanno pace. Dove stringono amicizie e s'innamorano. Dove ridono e dove a volte hanno paura, dove alzano la voce e anche sussurrano. Essa è l'orizzonte entro cui si gioca la loro partita più grande, dove tutto ciò che c'è e accade fuori e anche molto di ciò che c'è e accade dentro. È il palcoscenico su cui ha luogo la più importante e la più bella delle rappresentazioni: la loro vita.

A scuola perciò giocheremo. E a scuola, alla fine del percorso, inviteremo il pubblico: e saranno i ragazzi ad accompagnarlo. Ma non sarà la scuola come la conosciamo noi. C'è così tanto che non sappiamo, c'è così tanto da raccontare...

Struttura del laboratorio

Il laboratorio prevede un percorso di esplorazione dei linguaggi dell’arte performativa (con attenzione prevalente a movimento corporeo, suono e voce) nel corso del quale impareremo ad osservare fuori e ad ascoltare dentro.

Impareremo a raccogliere informazioni, come veri esploratori del mondo, attraverso giochi e tecniche di apprendimento non frontali, per arrivare a rispondere con la fantasia del nostro movimento naturale a ciò che ci circonda.

Lavoreremo sui pieni e i vuoti degli spazi architettonici osservando e andando a ri-conoscere spazi noti e meno noti attraverso prospettive orginali. Ne verrà studiata la storia, il presente e i possibili futuri e verranno contestualmente condivisi i principi di base della composizione in site-specific, cioè come si pensa, progetta e realizza un intervento performativo che si inserisce in un luogo specifico. Lavorare in site specific non significa semplicemente allestire uno spettacolo in uno spazio, ma imparare a dialogare con esso; e come in ogni dialogo, diventa perciò fondamentale imparare a osservare, ascoltare ed entrare in relazione con l’altro: in questo caso con gli ambienti urbani e naturali.

L'interazione con l'ambiente circostante fa riferimento a tutti gli aspetti: dalla struttura spaziale alla storia, per metterle in relazione con i viventi che siamo: noi, qui, ora. È un lavoro che, attraverso lo scambio con l’esterno, produce naturalmente consapevolezza di sé, delle proprie caratteristiche e dimensioni, potenzialità e limiti, imparando a valorizzare i nostri punti di forza e a sostenerci reciprocamente nelle rispettive fragilità. Nel contempo, produce interesse e cura verso il luogo col quale ci si trova ad interagire, che diviene il nostro primo compagno di gioco: un luogo in cui si è danzato e creato diventa nostro per sempre. Non c’è creazione performativa senza ascolto e cooperazione tra tutti.

Il progetto si rivolge agli alunni della scuola secondaria di secondo grado: il suo scopo è contribuire a creare uno spazio in cui i ragazzi possano sperimentare una dimensione che valorizzi lo sviluppo della personalità, costruendo relazioni positive. Mira a favorire il processo di maturazione e il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri, sviluppando la capacità di stare bene insieme agli altri, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca.

Metodologia

Il percorso di acquisizione e di risveglio del proprio linguaggio corporeo avverrà attraverso giochi, lezioni strutturate e non, ricerca, sperimentazione e confronto prediligendo metodologie di apprendimento non frontali e cooperative, esperienziali e peer-to-peer. Una particolare attenzione verrà dedicata al termine di ogni incontro a “lasciare traccia” dell’esperienza attraverso tecniche miste: dal disegno alla verbalizzazione, alla scrittura creativa e autobiografica. Dai materiali raccolti e dalle pratiche esplorate sarà possibile partire per comporre la creazione finale destinata al pubblico.


Conducono:

Laura Boato, coreografa indipendente e formatrice in danza urbana e site specific;
Michela Lorenzano, performer e formatrice in danza urbana e danza verticale;
Gloria Burbello, educatrice e performer in teatro fisico / teatro ragazzi;
Martina Fighera, performer e psicologa.
La parte conclusiva di ogni incontro sarà supervisionata da:
Cristina Guarnieri, esperta Lua in pratiche di scrittura autobiografica e autoanalitica.

Daniel Tuzzato, costumista e scenografo, collaborerà all'allestimento.

Foto di:
Foto di copertina e 1-3 di Laura Boato
Foto 4 di Luca Giabardo