LABORATORIO

ESPOSTI
UNE ÉXPOSITION VIVANTe

Laboratorio di composizione coreografica

a cura di Laura Boato

INDACO _ ESPOSTI _ foto di L. Giabardo

1. Il diritto di non guardare 2. Il diritto di uscire e poi tornare 3. Il diritto di non vedere la fine 4. Il diritto di rivedere 5. Il diritto di vedere qualsiasi cosa 6. Il diritto di vederCI qualsiasi cosa 7. Il diritto di vedere danza anche se niente si muove 8. Il diritto di spizzicare 9. Il diritto di guardare da lontano, o da molto vicino 10. Il diritto di sentire, di ricordare, di immaginare, di pensare e di tacere.


Diritti fondamentali dello spettatore
liberamente ispirati ai Diritti fondamentali del lettore, così come enunciati da
Daniel Pennac in Comme un roman, 1992

Concept

Esposti è un progetto di formazione del pubblico e insieme di long-lasting performance (o performance di lunga durata): si tratta infatti dell'allestimento di una serie di 'corti', della durata compresa tra i 2 e i 5 minuti ciascuno, composti dai partecipanti al laboratorio e allestiti all'interno di uno spazio espositivo, come fossero quadri o sculture.


I visitatori sono invitati a visitare l'esposizione in modo libero, creando ciascuno il proprio itinerario: sceglieranno perciò quali lavori vedere per primi, quali per ultimi, soffermandosi a rivederne alcuni, o persino saltandone altri.

Struttura del laboratorio

I corti esposti sono il risultato di un'indagine che - muovendo da un'esplorazione del corpo in ascolto di sé e nella relazione con l'altro - guida all'osservazione dei diversi significati che possono scaturire giocando con tempo, spazio e forma.

Creati dagli stessi interpreti con la sola supervisione della coreografa, costituiscono una sorta di piccoli studi, il cui obiettivo è poter/saper raccontare una storia (un'emozione, una sensazione) in appena una manciata di minuti.

Essi vengono allestiti in loop per tutta la durata dell'esposizione, che perciò solitamente non si protrae oltre le 3h al giorno.

Metodologia

I partecipanti al laboratorio possono avere già un'esperienza pregressa, ma questo non è affatto indispensabile, poiché durante il laboratorio verranno fornite tutte le indicazioni necessarie per creare un primo studio.

Il percorso di composizione si svolge attraverso giochi di improvvisazione spaziale e relazionale, esplorazioni corporee individuali, di coppia e di gruppo, simulazioni e osservazioni/testimonianze dell’esperienza. Gli incontri sono strutturati non come lezioni frontali, ma come sessioni dinamiche di ricerca, sperimentazione e confronto e prediligono metodologie di apprendimento non frontali e cooperative, esperienziali e peer-to-peer.

Al termine del percorso si arriverà a comporre i materiali prodotti in una partitura coreografica, definita e ripetibile, che verrà allestita live per un pubblico.

Il lavoro finale potrà essere allestito su musica dal vivo.

Persone